In Beccalli Raffaele, “se il lavoro non è perfetto si rifà”
In Beccalli Raffaele, “se il lavoro non è perfetto si rifà”

In Beccalli Raffaele, “se il lavoro non è perfetto si rifà”

22/11/2025

Porta il nome del nonno, Raffaele, che negli anni 30 apre la ‘Beccalli Raffaele’ a Seregno (Mb). “Un’altra epoca”, commenta il titolare della carrozzeria di Via Pusiano; e non è solo una questione temporale.

Risaliamo alle origini?
La carrozzeria è stata aperta prima della Seconda Guerra Mondiale da mio nonno, poi sono subentrati i tre figli, tra cui mio padre Paolo. Il fratello è ‘emigrato’ a Sanremo mentre la sorella è rimasta fino all’età della pensione, con papà alla guida sino a che sono diventato grande abbastanza per prenderla in mano io. Avevo vent’anni. Oggi che ne ho 45 posso dirle che la situazione del settore si complica di ora in ora.

Lei però tiene duro…
Sì, il 2024 è andato anche meglio del previsto. La carrozzeria è sempre un po’ imprevedibile: quest’anno, non avendo grandinato, non c’è stato un exploit ma ci siamo difesi bene. Sono i margini che continuano a diminuire, anche perché i materiali di consumo, soprattutto le vernici, costano sempre di più.

La struttura è cambiata nel tempo?
L’organico è stabile da anni: tre dipendenti e altrettanti a partita IVA. Trovare personale è difficile, ma al momento non sto cercando, a meno che non incontri qualcuno davvero valido, il Filippo della situazione (il riferimento è a Filippo Brivio, promoter DOC di zona, nda).
La struttura, che di base è quella di partenza, è stata rimodernata e ampliata negli anni. Oggi sono circa 450 metri quadrati coperti e altri 250 di piazzale, in un punto strategico di Seregno: la piazza è buona, lavoriamo molto con il passaparola, abbiamo una clientela di livello.
In questo momento stiamo prendendo appuntamenti a una settimana, due se serve l’auto sostitutiva (ne abbiamo quattro).

Che servizi offre?
Carrozzeria e meccanica leggera: tagliandi, filtri, cambi olio… Ampliare l’offerta richiederebbe più personale e soprattutto più spazio.
Ripariamo multimarca, gli ingressi, tra i 10 e 15 a settimana, sono soprattutto di alta gamma.
Anche ibrido ed elettrico. In quei casi, mi appoggio a un meccanico di Carate che mette in sicurezza la vettura e, a intervento finito, torna per riattivarla.

Convenzioni ne ha?
Solo assicurative, con Allianz e Zurigo. Con i noleggi, invece, non lavoriamo: abbassano il livello qualitativo e applicano tariffe che non possiamo sostenere. Invece, collaboriamo con diverse concessionarie: Land Rover, Audi e Volkswagen.

L’originale è di casa in ‘Beccalli’?
Montiamo sempre e solo ricambi originali. Già possono esserci complicazioni con l’originale, figuriamoci con i ricambi di concorrenza. Clienti che arrivano con i propri ricambi? No, non ho quel tipo di clientela.

Del servizio DOC è soddisfatto?
Siamo affiliati da tantissimi anni, quasi da quando è nato il consorzio. Abbiamo due consegne al giorno e un promoter, Filippo, che è il numero 1. Per me è come un braccio destro, se ho bisogno di supporto, anche per fare gli ordini, lui c’è.
Siamo clienti da 15mila euro di media al mese.

Anche le concessionarie sono di supporto?
Il personale sta diminuendo e sono diventate preziose, fortunatamente non ho mai avuto emergenze particolari. E ho un canale privilegiato con le concessionarie con cui collaboro, Autonovara (Land Rover) e Gatti (Volkswagen/Audi).

Perché un cliente dovrebbe venire nella sua carrozzeria?
Per il servizio qualitativamente alto a un giusto prezzo. E per il personale che ha una cura maniacale dell’auto, la tratta come se fosse la propria: se un lavoro non è perfetto si rifà.