Il meccanico Pierangelo Ortalli: "Lavoro finché mi diverto"
Il meccanico Pierangelo Ortalli: "Lavoro finché mi diverto"

Il meccanico Pierangelo Ortalli: “Lavoro finché mi diverto”

22/12/2023

Va per i 68 anni, è pronto per la pensione, eppure lo abbiamo incontrato a Service Day, l’evento veronese focalizzato sul post-vendita. Chiacchierare con Pierangelo Ortalli, titolare dell’omonima autofficina di Valbrona (Co), è scoprire che lavorare non basta.

Che cosa serve?
Divertirsi. Finché mi diverto vado avanti, quando mi peserà o non mi divertirò più andrò in pensione. A 8 anni ero già nell’officina fondata da papà Romolo nel 1953, Ditta Ortalli, ma nel tempo ho fatto anche altro, per esempio ho insegnato in un istituto tecnico. Poi mi sono buttato in officina a tempo pieno e sono ancora qui. Quando l’unico dipendente che avevo ha cambiato lavoro ho fatto un tentativo con un altro meccanico, non ha funzionato e sono rimasto da solo. Ma sa come si dice: meglio soli che male accompagnati.

A Service Day che cosa ci è andato a fare?
Alle fiere di settore, come Autopromotec, vado sempre perché mi piace tenermi aggiornato. Di Service Day mi ha stupito che non ci fosse assolutamente niente di diagnostica, avrei preferito un’area espositiva più ricca, ma i convegni che ho seguito sul valore aggiunto del ricambio originale e sul futuro del service mi sono piaciuti: chiari ed esaurienti.
Sul pullman organizzato da DOC (vedi foto, nda) mi sono trovato benissimo, eravamo pochi ma buoni e l’autista bravissimo.

A proposito di DOC, è cliente da tempo?
Da quando il servizio di consegna è arrivato anche qui, a Valbrona. Il fatto di non dovermi muovere dall’officina, di poter lavorare con i ricambi originali senza andarli a prendere a destra e a manca, di avere una fatturazione unica ogni mese sono vantaggi. E poi con Salvatore (Alfinito, promoter di riferimento, nda) mi sono sempre trovato bene, benissimo.

Ricambi originali ogni volta che può?
Dipende molto dall’anzianità della macchina, perché se comincia ad avere un po’ di anni il cliente cerca di risparmiare. Io sono sempre propenso a montare l’originale, perché è più sicuro e non devi tribolare. Il mio cliente si fida di me, mi ascolta. Quando capita qualcuno con il ricambio che ha comprato chissà dove non la faccio tanto lunga: se è adatto lo monto e se è sbagliato no. Non è una tendenza che mi preoccupa, io da parte mia consiglio sempre di non comprare roba scadente.

Che cosa le entra in officina?
Faccio solo riparazioni meccaniche, non mi parli di gomme perché le odio, sono brutte e sporche.
Sono stato officina autorizzata Citroën fino al 2000-2001, poi hanno cominciato a chiedere troppo, ad alzare gli obiettivi, e ho lasciato. Entra il circolante, prevalentemente Stellantis, Renault, Volkswagen… e qualche cliente che guida Maserati o Ferrari. L’elettrico? Pochissimo, l’assistenza per ora è in mano alle concessionarie.

Tutto bene con le concessionarie DOC?  
Bene per gli ordini, telefono e i magazzinieri prima o dopo rispondono. L’assistenza invece è un tasto dolente, sono abbastanza attrezzato per cui non capita quasi mai di avere bisogno di aiuto, ma a parte qualche concessionaria dove c’è l’amico tecnico, con le altre è un po’ un problema.

I suoi clienti perché scelgono Ortalli Autoriparazioni?
Non lo so, dovrebbe chiederlo a loro.

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