In alcuni momenti, soprattutto nella prima delle due giornate di ‘Service Day – A ritmo del post vendita’, camminare nei corridoi del Centro Congressi di Veronafiere voleva dire rallentare. La quinta edizione dell’evento ideato da AsConAuto e realizzato da Quintegia è stata un successo: interessanti i workshop, ricca l’area business, numerose le occasioni di incontro tra gli affiliati della rete e gli operatori dei service delle concessionarie.
Per un primo bilancio DOC ci siamo affidati al presidente, Lorenzo Cogliati: “Service Day si conferma anno dopo anno evento di riferimento per tutto il mondo del post-vendita, un momento in cui concessionari e autoriparatori possono condividere esperienze e strategie. In questa edizione si è messo in evidenza come non mai quanto la fidelizzazione sia una leva strategica, e ho trovato particolarmente centrato il focus sulle persone e sulla sostenibilità. Devo fare i complimenti agli organizzatori perché avevo qualche perplessità iniziale e invece ho trovato un clima costruttivo. In una visione moderna del nostro lavoro, questi sono gli eventi che servono”.
Da parte sua, il consigliere di amministrazione Lorena Vittani ha messo l’accento sulla partecipazione degli studenti di Enaip Lecco, il centro di formazione professionale con cui DOC collabora da anni: “Se per questi ragazzi è importante comprendere dinamiche che non vengono insegnate a scuola, per noi operatori la loro presenza è uno stimolo per confrontarci con attese e necessità specifiche”. Vittani ha anche apprezzato “Service Day come luogo dove associazioni di categoria diverse – mi riferisco in particolare al workshop con Massimo Artusi di Federauto e Alberto Viano di Aniasa – possono avviare un dialogo costruttivo”.
Anche Marco Peduzzi, membro del Cda e amministratore del consorzio, ha speso parole molto positive sull’evento, invitando a concentrarsi sulla parola ‘ritmo’ contenuta nel titolo. “Tutti noi dobbiamo tenere veramente il ritmo: ritmo nel capire le esigenze dei nostri clienti, ritmo nel riconoscere anche e soprattutto le nostre criticità, ritmo nel saper stare al passo con un mercato che sta cambiando. Non mi riferisco soltanto alla tipologia dei veicoli ma alle richieste di una clientela, delle nuove generazioni in particolare, sempre più ‘digital’; dobbiamo adeguarci noi concessionari e con noi i nostri autoriparatori. Il consorzio c’è, con uomini e mezzi”.
In chiusura riprende la parola il presidente DOC, ma lo fa da un punto di vista personale, “come Lorenzo. Torno da Verona con una energia e una fiducia maggiori. Percepisco in tanti colleghi la voglia di migliorarsi, vedo il settore del service in evoluzione, capace di affrontare i cambiamenti senza rinunciare alla passione, alla professionalità, alla voglia di stare con il cliente (aspetto, questo, emerso in diversi workshop). È venuto il momento di dire che il service non è più solo un reparto tecnico ma un luogo di relazione con i clienti, un luogo dove si fa business. Il service sarà il luogo che una volta era la vendita”.