Mauro Fregoni (Carrozzeria Monzese): “L’assistenza non evolve come l’auto”
Mauro Fregoni (Carrozzeria Monzese): “L’assistenza non evolve come l’auto”

Mauro Fregoni (Carrozzeria Monzese): “L’assistenza non evolve come l’auto”

19/09/2025

Quando gli chiedo quali siano i punti di forza di Carrozzeria Monzese a Monza, Mauro Fregoni mi invita a dare un’occhiata alle recensioni online: 279 per un punteggio di 4.9/5, una cosa che non si vede tutti i giorni…

Qual è il segreto?
Sono empatico.

Che ci fa in carrozzeria un commis di cucina e sommelier?
Dopo il servizio civile ho iniziato a dare una mano ai miei genitori, papà Silvestro e mamma Giovanna, che nel 1993 avevano avviato l’attività. C’era bisogno di me e sono rimasto. Quando sono mancati, a un anno di distanza l’uno dall’altro, ho continuato a fare quello che mi viene meglio: gestire. Siamo in società io e mia moglie Manuela e abbiamo sei dipendenti. Anche se l’organico è completo mi guardo in giro, tengo monitorato il settore. Accetterei degli stagisti, se le scuole me lo chiedessero, ma per la carrozzeria non c’è nulla e fino ad oggi non si è fatto vivo nemmeno un istituto tecnico. Quando servono ci appoggiamo a dei prestatori d’opera.

E servono?
Prendiamo appuntamenti a un mese o anche due. Ho quattro macchine sostitutive che sono sempre fuori. Nel 2023 abbiamo contato 440 passaggi, l’anno scorso 460 e questo 2025 è in media. Ho più lavoro di quello che riesco a smaltire. E consideri che facciamo unicamente carrozzeria, perché per offrire anche solo la tagliandistica dovrei frequentare un corso di 350 ore di meccatronica con tanto di stage in officina.
Sono servizi collaterali le gomme e la ricalibrazione Adas (per cui mi appoggio a un tecnico esterno).

Che auto passano per Monzese?
Riparo multimarca dopo aver abbandonato Ford nel 2012, aveva richieste che dire esose è dire poco. Ho preferito investire nelle assicurazioni, siamo convenzionati con le compagnie che mantengono rapporti di lavoro dignitosi in termini di costo di manodopera e approvvigionamento ricambi (che vogliamo continuare a gestire noi).
Il 75 per cento dei nostri clienti è assicurativo, il restante 25 privato. Riparo tutto di tutti i marchi, tranne l’elettrico: dovrei avere un forno elettrico, che non ho, e ponti sollevatori ad hoc, e non ho nemmeno quelli. La richiesta non è ancora tale da giustificare un investimento. Secondo me l’assistenza non segue l’evoluzione delle macchine, la rete non è pronta.

So che è un cliente DOC Cashback: privilegia i ricambi originali?
Compro quello che mi serve, se poi centro gli obiettivi cashback tanto di guadagnato. Nei contratti assicurativi c’è l’obbligo di utilizzare i ricambi originali e così facciamo. Certo anche i ricambi di concorrenza non sono tutti uguali, c’è quello di qualità alta e quello di qualità scarsa, però alla fine montiamo soprattutto originale, il risultato finale ne guadagna. Peccato che le concessionarie abbiano ridotto le scontistiche, soprattutto nei primi tre anni di vita dell’auto.

Del servizio del consorzio è soddisfatto?
Va benissimo. Me ne aveva parlato un responsabile post-vendita, sono venuti, mi hanno spiegato come funzionava e ho firmato.
Compravo originale anche prima di affiliarmi, però dovevo andare io direttamente al banco oppure consegnavano dei ricambisti terzi e non era a costo zero. Con DOC è migliorato tutto, e quando ho bisogno ho un riferimento in Danilo (Sisto, promoter di zona, nda).

Lato assistenza, che cosa mi dice delle concessionarie DOC?
Da alcune sono stato trattato molto bene: Autovanti, Lombarda Motori, Interauto, la ex G.Villa…
Se chiamo è per airbag e spie e, passando dal magazzino, la procedura si velocizza. C’è anche da dire che non ho mai rimandato indietro una ricevuta bancaria, sono un cliente affidabile.