Paolo Siclari (Esse Tre): “Per sviluppare l’azienda occorre fare sinergia”
Paolo Siclari (Esse Tre): “Per sviluppare l’azienda occorre fare sinergia”

Paolo Siclari (Esse Tre): “Per sviluppare l’azienda occorre fare sinergia”

31/08/2025

“Stiamo cercando profili qualificati, in particolare carrozzieri e poi tassativamente meccatronici, non meccanici”. Nella precisazione di Paolo Siclari, socio titolare insieme a Vittorio Riva e Ferdinando Colombo di Esse Tre a Meda (Mb), c’è la visione dell’azienda di domani. Siamo andati a conoscerlo nella sede di Viale Lombardia.

Quante persone avete in organico?
Venti tra dipendenti, una quindicina sommando produttivi diretti e impiegati, e partite iva distribuite in varie mansioni. In questa fase l’espansione è più verso la carrozzeria ma abbiamo bisogno anche di meccatronici.
Ho aderito a un progetto di formazione dei Padri Somaschi di Como e, da sempre, accolgo i ragazzi del Parini di Seregno, uno lo abbiamo integrato l’anno scorso ed è il nostro attuale magazziniere.
Occorre svecchiare il percorso di studi classico, dai salesiani per esempio si arriva a 7 anni di scuola con un biennio di specialità post diploma.

Siete carrozzeria e officina meccanica, un multicenter quindi?
Offriamo tutti i servizi legati all’auto.

Come sta andando il 2025?
In linea con l’anno scorso, che ha chiuso a circa due milioni, ma sotto le nostre aspettative. Stiamo vivendo una fase di passaggio, lo sforzo è quello di combinare efficientamento e industrializzazione dei processi con l’artigianalità che è intrinseca all’attività di carrozzeria. La meccanica richiederebbe un discorso a parte, perché la conversione all’elettrico porterà alla sostituzione di una fetta del parco ma, soprattutto, alla scomparsa dell’attività di autoriparazione.

È un cambiamento che sta già avvenendo?
Noi, che pure siamo nati dalle spoglie di un concessionario e siamo sempre stati autorizzati Fiat e poi Lancia, non sappiamo più fare una diagnosi. O meglio: la ricerca del guasto è computerizzata, il tecnico si collega al server… E aggiungo che la meccanica, in questo momento, sta erodendo i margini di guadagno.

Il cliente Esse Tre è un cliente a 360 gradi?
Per la meccatronica lavoriamo principalmente con il Gruppo Stellantis, per gli altri servizi operiamo come multimarca coprendo tutti i brand. Gestiamo un parco che arriva a cinque anni dall’immatricolazione, con una fetta in crescita di clienti fidelizzati che in Esse Tre trova risposte adeguate all’invecchiamento dell’auto.
Sono in questo settore dal ’97 e la mia politica è quella di fidelizzare tutti: le compagnie assicurative con le agenzie del territorio, gli enti locali… Abbiamo uno zoccolo duro di privati perché nasciamo all’interno di una concessionaria e siamo radicati sul territorio, ma negli anni sono soprattutto le flotte che stanno prendendo sempre più piede incidendo sull’aumento dei volumi. Diversi clienti che fino a ieri guidavano una macchina di proprietà oggi ne hanno una in noleggio, però un’auto ‘in più’ in famiglia c’è sempre.

Esse Tre fa anche vendita e noleggio?
Sulla scia dell’attività di officina e carrozzeria, forniamo un servizio di consulenza sul sinistro assicurativo, sull’acquisto di un’auto nuova o usata, sugli accessori.
Forniamo anche il servizio di noleggio a breve termine, prossimamente con un nostro brand. Stiamo studiando un marchio che traduca la visione di consulenza alla mobilità a 360 gradi dell’azienda.

A proposito di consulenza: che cosa consiglia ai suoi clienti in fatto di ricambi?
Lavoriamo con tre fasce di ricambi: originali, usati, di concorrenza. Nei primi tre anni di vita della vettura tendenzialmente offriamo il ricambio originale; dal terzo anno, per aderire alle diverse esigenze dei clienti, siamo in grado di proporre ricambi di seconda linea o usati di qualità.
La differenza tra ricambio originale e ricambio non originale è di congruità e di certificazione del prodotto da parte di Casa madre, e questo è giusto dirlo. L’originale ha il suo perché, è trent’anni che lo vedo: prendi un ricambio di carrozzeria, un parafango per esempio, l’originale calza. Se non calzasse il fornitore ne risponderebbe e verrebbe cambiato. Il non originale, e dovremmo ulteriormente distinguere tra marchi omologati o no, resta una seconda scelta: valida ma che risponde ad altre esigenze.

Cliente DOC da sempre?
Da quando è stato fondato. Ho aderito subito per la consegna, anzi, doppia consegna. Negli anni il consorzio è diventato sempre più efficiente, un referente unico che assicura e velocizza l’approvvigionamento dei ricambi di tutti i marchi auto.

È ottimista sul futuro?
La nostra attività è strettamente legata al parco circolante del territorio in cui operiamo. L’innovazione tecnologica, oltre che gli adempimenti normativi, richiede aggiornamenti continui e investimenti difficilmente sostenibili per una azienda medio piccola. Per farvi fronte occorre ampliare servizi e volumi ma, soprattutto, fare sinergia. La mia non è volontà di diventare grande e grosso ma di lavorare bene insieme avendo come obiettivo la qualità del servizio offerto al cliente.