“Da un capo è quello che ti aspetti”. Ha detto proprio così Edoardo Capuccini, 31enne titolare di Pit Stop di Brugherio (Mb), per definire la sua decisione di visitare Service Day.
Dove ‘visitare’ è la parola chiave?
Ho potuto fermarmi solo tre ore e le ho passate visitando l’area espositiva. Ai convegni ho preferito gli stand – mi interessava uno smontagomme – e conoscere altri meccanici. Bell’ambiente, bella giornata.
E poi si torna in Pit Stop. Un nome rivelatore?
Quando l’ho aperta, nel 2021, puntavo sulla velocità della lavorazione. In pochi anni l’azienda è cresciuta moltissimo, sto cercando un capannone più grande in zona perché i 700 metri quadrati di oggi non mi bastano. Ce ne vorrebbe il triplo.
L’organico, invece, per ora va bene così. Ho due dipendenti e tre partite iva che sono da me tutti i giorni, ma se avessi bisogno di personale non farei fatica a trovarne.
È il primo che dice una cosa simile…
Nell’ambiente delle corse sono molto conosciuto: prima di mettermi in proprio lavoravo da Cambiocorsa a Cassina de’ Pecchi. Guadagnavo bene ma volevo avere il mio pane. Tornassi indietro lo rifarei dieci volte.
Che servizi offre?
Meccatronica, costruzione e preparazione auto da corsa, restauro. Tutti i servizi dalla a alla zeta, tranne le revisioni che offriamo comunque in appoggio, anche la carrozzeria (io preparo la macchina e poi la faccio verniciare). All’ordinario pensano i ragazzi, io mi occupo dello straordinario.
Tradotto?
Dal pandino alla Classe A ne ripariamo almeno una trentina a settimana, delle ‘mie’ una o due. In questo momento ho in officina un Ferrari Testarossa monodado che devo rimettere in moto dopo 15 anni, e una Porsche Speedster ferma da 17.
Alcuni dei miei clienti li ho conosciuti in pista, altri a fiere come Autoclassica. Sono appena stato alla Mostra Scambio di Novegro con la mia ‘bancarella’, dove espongo e vendo le macchine che io stesso costruisco: una Mini Clubman del 1968, in legno, l’ho smontata a telaio, fatta sabbiare e rimontata con un motore turbo milletre. Adesso sto trasformando in auto da drifting un Bmw M3 E30 del ’90, e ho proposto uno swap con motore 6 cilindri da 400 cavalli su un Mercedes 190. Io do il mio parere e il cliente accoglie il suggerimento.
L’auto più datata passata per le sue mani?
Una Balilla del ‘36 che ho rifatto da zero.
In DOC com’è approdato?
Compravo già originale dal ricambista, il promoter che all’epoca seguiva la mia zona è venuto a trovarmi e mi ha proposto di diventare cliente. Apprezzo che se ho un’urgenza posso chiamare Danilo (Sisto, promoter di riferimento, nda), e anche se ho un problema con una concessionaria posso chiamare Danilo. È un grande.
Oltre alla velocità, che cosa trova il cliente in Pit Stop?
Qualità e prezzi nella media. E il servizio di presa e riconsegna, una comodità che vale il prezzo.