In Carrozzeria Centrale la Barchetta è business e passione
In Carrozzeria Centrale la Barchetta è business e passione

In Carrozzeria Centrale la Barchetta è business e passione

18/04/2025

Anna Fendoni: “Mi scusi, per che cosa stiamo facendo quest’intervista?”. Domanda più che legittima, ovviamente, che però arriva sui saluti finali. Di fronte al mio stupore chiarisce: “L’aveva proposta Simone, e se me lo dice lui…”.
Un siparietto che racconta molto del rapporto di fiducia che si instaura tra un autoriparatore cliente, Anna Fendoni di Carrozzeria Centrale di Faloppio (Co), e il suo promoter, Simone Soleri.

Clienti DOC da molto?
Mio marito, Antonio Rua Barros, ha aperto la carrozzeria nel 1991, quindi più di 30 anni fa. Di DOC siamo diventati clienti subito, appena è nato. Apprezziamo la comodità della doppia consegna giornaliera e il supporto di Simone. È stato lui a spiegarmi come usare ARiA e mi trovo bene, le richieste di preventivo vengono evase velocemente. Molte volte, comunque, prima di fare l’ordine servono chiarimenti sui ricambi e occorre parlare con i magazzinieri. Hanno due mani anche loro, ma se rispondono sono disponibili.

Trova disponibilità anche per l’assistenza tecnica?
Se c’è un problema ci danno retta. È una delle ragioni per cui acquistiamo i ricambi originali in quella certa azienda. Succede di rado di avere bisogno, a volte sono problemi di elettronica, di accensione spie. Non si deve ragionare di pancia. Come noi abbiamo una nostra programmazione ce l’hanno anche i tecnici di concessionaria: ti vengono incontro ma devi rispettare i loro tempi.

Il ricambio originale è di casa in Via Paganini?
Per l’80 per cento si va sull’originale. Il problema è che spesso il proprietario decide comunque di riparare anche se la macchina ha un valore molto basso; quando si è costretti a una riparazione al risparmio al ricambio non originale preferiamo l’usato, il cliente ne è a conoscenza.
Si perde tempo a lavorare con i ricambi di concorrenza, non è nemmeno una buona scelta a livello economico.

Com’è il giro di lavoro?
Siamo carrozzeria indipendente ma collaboriamo con tre concessionarie di zona che canalizzano auto usate e incidentate.
Contiamo 4-5 ingressi a settimana di tutte le tipologie, anche furgoni fino ai 35 quintali. Come marchi è un mix, ci sono settimane in cui magari entrano solo Toyota e non si capisce perché, essenzialmente trattiamo tutti i brand.
L’elettrico? Comincia a vedersi ed è giusto saperci mettere le mani, la colonnina per la ricarica, però, non serve.
Pianifichiamo gli ingressi di settimana in settimana (tranne che per le auto danneggiate dalla grandine, per quelle la programmazione è mensile): raccogliamo tutti i dati, facciamo le foto, e quando abbiamo la certezza che i ricambi sono in arrivo accogliamo la macchina.

Le prospettive per il 2025 sono buone?
Il 2024 ha chiuso in positivo e anche il 2025 è partito bene. A parte che mantenere poche persone che lavorano in una struttura aiuta, e noi abbiamo solo due dipendenti (oltre a un paio di stagisti mandati dai Padri Somaschi), se c’è un calo si ammortizza. Facciamo parte di un’associazione di appassionati di Fiat Barchetta, auto che hanno un’età e spesso hanno parti corrose, i fondi da rifare, vanno ristrutturate… non passerebbero le revisioni. E verniciamo e restauriamo le Vespe. È di nicchia ma è lavoro, c’è sempre un margine per recuperare.

Carrozzeria, restauro, anche meccanica?
A parte la meccanica leggera da sinistro facciamo essenzialmente carrozzeria, compresa la sostituzione e riparazione vetri. Per le auto seriamente danneggiate dalla grandine ci appoggiamo a un tecnico levabolli che viene a fare il lavoro da noi (in questo momento ne abbiamo una decina in coda), e ci appoggiamo a dei tecnici esterni anche per la calibrazione; capiterà di far regolare un radar tre volte l’anno, investire nell’attrezzatura non varrebbe la pena.

Secondo lei perché il cliente sceglie Carrozzeria Centrale?
Siamo molto fuori dal centro, direi quasi isolati, ma il passaparola funziona. Abbiamo clienti dai comuni dell’Olgiatese, da Como, da Milano, dalla Svizzera.
È meglio che dicano “è caro ma lavora bene”, e noi lavoriamo bene. Forniamo assistenza anche sulle pratiche amministrative e assicurative, quando il cliente arriva con la constatazione firma la cessione del credito e non si deve preoccupare più di nulla.

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