La nuova targa DOC per un nuovo cliente: Carrozzeria Firenze
La nuova targa DOC per un nuovo cliente: Carrozzeria Firenze

La nuova targa DOC per un nuovo cliente: Carrozzeria Firenze

23/09/2021

“È arrivato Michele con la targa, mi ha fatto una sorpresa. Mi fa molto piacere averla ricevuta, vuol dire che qualcosa di buono sto facendo”. Lui è Alessandro Perrone, tra i primi autoriparatori clienti – è titolare di Carrozzeria Firenze a Cernusco sul Naviglio – ad aver ricevuto la nuovissima targa su cui spiccano le parole: “Noi scegliamo le concessionarie DOC Ricambi Originali”. Siamo andati a conoscerlo.

Che cosa ne ha fatto?
L’ho esposta fuori dalla carrozzeria, chi arriva la vede subito. Michele (Grieco, promoter di riferimento, nda) mi ha detto che serve anche ad attirare i clienti privati. Sono in DOC da meno di un anno e non pensavo minimamente di riceverla, credevo si andasse per anzianità.

Lei è per l’originale sempre e comunque?
Fosse per me monterei solo originale. Nel momento in cui il cliente fa un incidente con ragione neanche da dire, solo ricambi originali, se invece ha torto e mi chiede di risparmiare allora vado sull’aftermarket. Ma la maggior parte dei miei acquisti è originale, almeno il 90 per cento.

Prima di aderire a DOC si appoggiava ai ricambisti?
Per forza, ma spesso non mi arrivavano i ricambi giusti, il servizio non era puntuale e si sballava anche la mia data di riconsegna. In più, lo sconto sui ricambi restava in tasca a loro.
Con DOC è tutta un’altra cosa. Conoscevo già il consorzio perché il mio ex titolare era cliente, anch’io volevo affiliarmi però non capivo bene il meccanismo. Michele mi ha spiegato, abbiamo guardato insieme le fatture, gli sconti, i costi, ho capito che mi conveniva e mi sono deciso.

Soddisfatto di questi primi mesi con DOC?
Sono servito bene, puntualmente due volte al giorno. Per fare l’ordine uso quasi sempre la App, a meno che non ci siano cose particolari e allora chiedo aiuto a Michele per non rischiare di sbagliare. Con la App si lavora comodi, di complicato non c’è niente, e se serve si telefona.

Anche per chiedere assistenza?
Anche, mi è già successo e mi sono trovato molto bene. Prendo appuntamento, vado, faccio quello che serve (per esempio resettare le spie), pago, ringrazio e saluto. Se c’è bisogno so chi chiamare.

Mi racconti della sua attività…
L’ho fondata nel 2018, ma ho 43 anni ed è da quando ne avevo 15 che faccio questo mestiere. A un certo punto sono arrivato a volere qualcosa di mio e ho rilevato una vecchia carrozzeria che esisteva da 20 anni.
La struttura è ancora la stessa, 300 metri quadrati coperti in affitto che ho sistemato dentro e fuori: non solo pavimentazione e muri e impianti ma soprattutto attrezzature nuove. Sono partito con un solo dipendente, un ragazzo che lavorava con il mio ex principale, e in tre anni sono riuscito a fare il salto di qualità: adesso ho tre dipendenti e sono socio insieme a mia moglie Stella, che segue l’amministrazione.

Quindi il giro di lavoro è andato aumentando?
Sì fino all’anno scorso. Ma le dirò che anche se non ho viaggiato a pieno regime, al cento per cento, i miei dipendenti non ne hanno risentito, non ho nemmeno fatto ricorso alla cassa integrazione. Per come sta andando adesso, spero che il 2021 finirà bene. A luglio c’è stata una forte grandinata e quindi il lavoro c’è, macchine da fare ne ho un sacco.

Levabolli interno?
Viene due giorni alla settimana. La mia filosofia è che si fa tutto in casa, le macchine da qui non escono. Siamo una carrozzeria tradizionale ma che lavora anche con le nanotecnologie. Cerco di stare al passo con i tempi, se ci sono da fare i corsi li faccio io e li faccio fare ai miei ragazzi. Ognuno di loro ha la mansione che si è scelta: preparatore, rifinitore, lattoniere, verniciatore… e poi ci sono io che sono il direttore d’orchestra.
Negli anni, anche quando ero dipendente, ne ho avuti tanti di colleghi che si sono fatti la loro strada, che si sono aperti la partita Iva. E oggi capita che si appoggino da me per determinati lavori e viceversa. C’è un bel rapporto di collaborazione.

Su che numeri viaggia?
Cinque, sei, sette macchine a settimana oltre al cliente privato. Sono convenzionato con quattro compagnie di assicurazioni da quando ho aperto e mi trovo bene, ovviamente cambiano i parametri rispetto a quando tratti con il privato, ma il lavoro gira. Lavoro molto anche con aziende che hanno parchi in noleggio, ed è un modo per provare ad agganciare le auto di famiglia, e poi con diverse concessionarie.
Ho anche cinque auto in noleggio che offro come auto sostitutiva: gratuitamente al privato o a pagamento se il servizio è coperto dall’assicurazione.

Che cosa lega il cliente a Carrozzeria Firenze?
Le coccole! A volte il cliente ritira la macchina e si sorprende: “Ma me l’hai anche aspirata?”; oppure regalo la lucidatura… Da me la macchina è molto seguita, anche per riparazioni di poco conto. Quando lavoravo da dipendente mi prendevo dei rimproveri per le attenzioni extra, ma proprio lavorando presso altri ho imparato il valore delle coccole. E infatti da me il privato arriva soprattutto per il passaparola.

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