Carrozzeria Pirovano a Erba: tre generazioni, un’unica passione
Carrozzeria Pirovano a Erba: tre generazioni, un’unica passione

Carrozzeria Pirovano a Erba: tre generazioni, un’unica passione

19/08/2020

“Il mix di nuove tecnologie e vecchi metodi di lavorazione funziona, nonostante lo scontro generazionale…”. Già, perché in Carrozzeria Pirovano a Erba (Co) il timone è nelle mani della terza generazione – Paolo, Carlo e Silvia – ma la manualità e l’arte del mestiere del padre Giovanni e degli zii Angelo e Rosanna, tutti ultrasettantenni, sono indiscutibile valore aggiunto. Con Paolo Pirovano siamo andati virtualmente in visita nel capannone di Viale Resegone.

Cominciamo con un ‘chi è chi’?
Siamo tre fratelli, figli di Giovanni. Ci siamo tutti e tre laureati – io in economia, Paolo in scienze politiche, Silvia in lingue – e ognuno ha fatto il proprio percorso lontano dall’azienda di famiglia. Quando ci siamo resi conto che in carrozzeria male non si stava uno dopo l’altro ci siamo ritrovati qui.
Dal 1971 siamo in Viale Resegone, ma anche se il capannone a livello strutturale è lo stesso di cinquant’anni fa abbiamo apportato diverse migliorie adeguandoci alle norme che nel frattempo sono uscite (abbiamo smaltito l’eternit, per esempio, e sostituito macchinari e attrezzature…). Sono 1.000 metri quadrati coperti e 2.500 scoperti nella Zona ambientale del Parco Lambro, quindi soggetta a vincoli.
In totale, compresi i tre soci, lavoriamo in 19. Sembrano tanti ma sono stati anche di più, il papà e gli zii sono arrivati ad avere 25 dipendenti. Il lavoro è cambiato, le auto non si riparano più ma si sostituiscono i pezzi, di manodopera ne serve un po’ meno… Da qualche anno il numero è quello, quando c’è un pensionamento integriamo assumendo un giovane; collaboriamo con le scuole professionali della zona e in tre anni abbiamo assunto due ex studenti.

Siete ancora autorizzati Fiat?
Non più da un anno, perché Fiat ha voluto modificare tutte le sue carrozzerie e i centri convenzionati e adeguarsi ai nuovi standard sarebbe stato folle, una fucilata senza convenienza. Dopo 30 anni di sodalizio abbiamo detto basta.
Siamo multimarca e contiamo 1.000-1.200 ingressi annui dall’utilitaria alla supercar passando per i veicoli commerciali fino ai 35 quintali.
Il nostro punto di forza è la carrozzeria, ma stiamo cercando di dare al cliente un servizio completo: abbiamo ampliato la meccanica e quindi il reparto gomme, mentre per le revisioni ci appoggiamo a un meccanico della zona pur restando noi il riferimento del cliente.

Convenzioni ne avete?
Lavoriamo tanto con Unipol, ormai una potenza. Con i numeri che ci fa fare Unipol spesso ‘riempiamo’ la settimana. È vero che tra tariffe e ricambi ci sono mille problematiche, ma se un terzo delle macchine che ripari sono assicurative… Presa una, di compagnia, prese tutte. Abbiamo fatto un bel lavoro sul territorio con le agenzie: una volta sottoscritta la convenzione forniamo l’auto sostitutiva gratuita (ne abbiamo 15, un costo notevole ma ne vale la pena) e, dov’è richiesta, la presa e riconsegna al cliente, anche questo un servizio gratuito che abbiamo attivato in tempi pre-Covid.
E poi lavoriamo con Athlon Car Lease e da poco con Car Server, mentre con Arval abbiamo un accordo che riguarda solo i vetri tramite il network Rapidglass.

Siete clienti DOC. Ricambi originali sempre e comunque?
Dipende dal valore dell’auto: a volte prendere l’originale non conviene perché l’assicurazione copre i costi fino a un certo punto e la differenza la dovresti chiedere al cliente.
Dipende anche dal tipo di ricambio: se è un faro posso pensare di andare sul non originale buono, se invece parliamo di lamierati la scelta è originale.
Su ogni auto, su ogni ricambio, c’è una riflessione. L’esperienza mi porta a sapere che magari perdo tre ore per adattare un non originale, ma la discriminante sono anche i tempi di consegna: il non originale è sempre disponibile, per l’originale possono passare due, tre o quattro giorni.
Fatto 100 gli acquisti, comunque, il 70 per cento è in ricambi originali.

Di DOC che mi dice?
Io sono entrato in azienda otto anni fa e DOC già c’era. Di DOC apprezzo la puntualità, la costanza – tutti i giorni, tutte le settimane, tutto l’anno e sai che alle 11 e 30 e alle 16 e 30 cascasse il mondo i ricambi se ci sono arrivano. E poi i ragazzi sono splendidi, ormai siamo diventati amici.

Direbbe la stessa cosa delle concessionarie? Sono disponibili a fornire assistenza quando necessario?
Come per i ricambi, va da concessionaria a concessionaria. Con alcune mi trovo bene e con altre meno: per spegnere una spia o resettare una telecamera mi danno un appuntamento come se fossi un cliente privato a tre settimane!

Se le chiedessi di fare pubblicità a Carrozzeria Pirovano?
Punterei sulla passione. Passione che ci hanno trasmesso il papà e gli zii, che hanno tutti superato i 70 anni ma sono ancora qui con le loro quote e con una manualità e un’arte del lavoro che noi giovani ce la sogniamo. Il mix di nuove tecnologie e vecchi metodi di lavorazione funziona, nonostante lo scontro generazionale, inevitabile, ci si vuole bene…

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