DOC per Enaip Lecco, l'alta formazione in consorzio
DOC per Enaip Lecco, l'alta formazione in consorzio

DOC per Enaip Lecco, l’alta formazione in consorzio

18/04/2024

DOC per Enaip Lecco parte seconda. Dopo la sessione formativa in una concessionaria, nello specifico Autocogliati, una decina di studenti dei corsi IFTS varati da Enaip con il supporto di Regione Lombardia ha partecipato a un incontro nella sede di Briosco incentrato sulla comunicazione.
“Ci siamo focalizzati sull’importanza delle relazioni”, ha spiegato Davide Traversi, il consulente automotive Würth che ha tenuto la lezione, “perché nel mondo dell’auto ormai si lavora in squadra, e se la tecnica si può sempre imparare è il rapporto con gli altri, i colleghi come i superiori, che determina l’ambiente. Non è un caso che ci siano aziende dove i dipendenti restano vent’anni e altre con un turnover di pochissimi mesi. Un ambiente di lavoro sano, sereno, richiede sacrificio, disponibilità, condivisione”.

A fine mattinata abbiamo raccolto le impressioni dei partecipanti, ma prima di dare loro la parola abbiamo chiesto a Diego Crippa, coordinatore settore automotive e corsi Enaip Lecco, di illustrare il nuovo progetto: “Si tratta di un corso post diploma della durata di un anno, 900 ore complessive, che rientra nell’alta formazione professionale e si svolge in alternanza scuola lavoro. Lo frequentano studenti diplomati ex Enaip e ragazzi provenienti da altri istituti superiori o iscritti all’università. Sono tutti assunti con un contratto di apprendistato in articolo 43: significa che per quattro giorni lavorano in azienda – la maggior parte presso concessionarie, carrozzerie e officine DOC – mentre un giorno è dedicato alla formazione in aula, tecnica e su materie trasversali come, appunto, marketing e comunicazione. Questa di oggi nella sede del consorzio”, ha aggiunto Crippa, “è un’uscita di formazione, è importante che i ragazzi tocchino con mano la realtà di un partner strategico com’è DOC”.

Iacopo Scarioni, Lario Bergauto
“È stata una mattinata interessante, che ci ha dato anche un’infarinatura su come funzionano le concessionarie. Non so se sarà il mio lavoro domani, per ora studio ingegneria, ma mai dire mai”.
Matteo Barbareschi, Carrozzeria Spluga
“Il primo stage l’ho fatto in questa carrozzeria e ci sono tornato volentieri. Faccio un po’ di tutto, dalla preparazione dei pezzi di carrozzeria alla riparazione di una porta, al cambio gomme. Guadagnare? E… siamo apprendisti”.
Alex Baruffaldi, Lario Bergauto
“Un incontro utile dal punto di vista della comunicazione, del modo di relazionarsi con i colleghi e con il capo. L’ambiente di lavoro è bello, c’è tanta serietà ma nelle pause si stacca e ci si diverte”.
Andrea Colombo, Carrozzeria del Corso
“Io ho studiato come meccanico e mi stanno insegnando a carteggiare, stuccare, mettere il fondo. Mi piace ma continuo a preferire la meccanica. Oggi ci hanno spiegato come ci si dovrebbe comportare sul lavoro: rispettare gli altri, andare d’accordo con i colleghi…”.
Andrea Garbellini, Lario Bergauto
“Ho il diploma di geometra ma ho sempre avuto una forte passione per le auto, e quando ho letto di questo corso ho pensato fosse l’occasione per approfondire le mie conoscenze di meccanica. Mi stanno anche affidando alcuni compiti in magazzino, mi danno fiducia. Che cosa mi aspetto dal lavoro? Di raggiungere l’indipendenza economica, ma anche il rapporto con i colleghi è un aspetto importante, ci stai insieme tante ore…”.
Morgan Negrin, Carrozzeria Sala
“Ho la qualifica di carrozziere e come tutti gli altri ho fatto il quarto anno più generale. Questo lavoro mi sta dando le basi, in futuro però mi piacerebbe spostarmi su un altro settore che non sono le auto ma le barche (a Dervio c’è un cantiere nautico)”.
Luca Gianni, Officina Maffini
“Ho scelto di fare questo corso post diploma perché la parte lavorativa serve ma serve anche tanto quella scolastica. Volevo ampliare il mio bagaglio. Il mio futuro lo vorrei come meccanico, magari specializzato sulle auto sportive”.
Luca Castagna, Officina Pizzagalli
“Ho fatto quattro anni di grafica, poi, siccome fin dall’inizio delle superiori mi piaceva il mondo dei motori, ho detto: proviamo. Mi sono presentato in questa officina e quando mi hanno proposto il corso ho accettato. Bello studiare, ma a me piace stare in officina”.

Chiude il cerchio il presidente DOC Lorenzo Cogliati che, invitando gli studenti in sede, ha voluto “portare i ragazzi nella culla dell’originale. Ho spiegato che la perfetta riparazione passa da tre elementi: la loro capacità e preparazione, l’utilizzo di apparecchiature all’avanguardia come WOW, lo strumento per la diagnosi Würth che hanno visto in concessionaria durante la prima sessione formativa, e l’utilizzo di ricambi originali”. Cogliati punta a coinvolgere i soci DOC nelle iniziative di sostegno al corso post diploma, perché “abbiamo tutti ben chiaro che la mancanza di personale è un problema trasversale che dobbiamo risolvere agendo in prima persona. La manodopera di domani ce la dobbiamo creare in casa: dobbiamo sostenere economicamente queste scuole – Enaip per le province di Lecco e di Sondrio, i Padri Somaschi per quella di Como, i Salesiani per la provincia di Monza e Brianza – e renderle attrattive agli occhi dei più giovani. Già negli open day dovrà passare il messaggio che i tecnici di domani non è detto indosseranno una tuta macchiata di olio ma saranno magari in camicia bianca e cravatta impegnati in una diagnosi al computer o nella risoluzione di un guasto alla centralina”. E se tuta dev’essere, che sia griffata DOC Ricambi Originali.

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